ME L'HANNO MESSO

Quei bastardelli mi hanno spaventato ammorte, con tutta una serie di esami maligni (ecocardiodoppler in duecento posizioni, holter, consulti multipli, ai quali non ha mai presenziato un macellaio cardio-chirurgo serio).
Comunque sia, mi hanno fatto cagare addosso.


L'insufficienza cardiaca è grave, hai del liquido nella pleura (tutto umidiccio, con fruscii e rantolini nella respirazione), la mitrale è in condizioni disastrose (il sangue sporco che arriva dalle vene polmonari si mischia con quello buono, già ripulito, ed il tutto si trasforma in una schifenza).
Così mi hanno, prima, costretto ad una coronarografia per via radiale, nel corso della quale il brillante giovanotto che effettuava l'operazione mi ha costantemente informato della situazione, terminando, molto deluso, con un:" le tue coronarie vanno bene. E' tutto il resto che fa schifo!".
Poi il ricovero improvviso; una notte di degenza insonne (circondato da una banda di ultra-ottantenni, assolutamente impossibilitati a respirare, ma allegri come pasque all'idea di farsi squartare il torace) e quindi il disgraziato intervento.


In anestesia locale!


Perfettamente sveglio, quindi, ho assistito ai maneggi dell'aritmologo, ed all'impossibilità di inserire gli elettrodi dove dovevano andare a finire (però altri miei conoscenti del settore, mi hanno confermato che gli elettrodi non vanno quasi mai dove dovrebbero).
Il tutto con un male porco.
Dopo tre ore di agonia Sergio, il chirurgo aritmologo, mi ha detto:"Beh! abbiamo finito. Sei stanco?".


Gli ho risposto:"Si, ma ho l'impressione che tu sia più stanco di me".
Un'altra notte di merda tra i cardiopatici ultra-ottantenni, esame ecodoppler e sintesi finale:"Non ci pare che l'intervento sia servito ad alcunché. Anzi, è tutto un po' peggiorato....però la cicatrice è bellissima. Sai, sei figlio e fratello di chirurghi plastici e volevamo fare bella figura."
Ma vaffanculo!


Ora sono a casa da due settimane. Ho una boccia sotto la clavicola sinistra che sembra una mostruosa escrescenza carnosa.
Tossisco come una bestia e giro per la casa cercando cicche di sigarette, che non esistono più, perchè la Strega e l'Anaconda, uniche fumatrici rimaste, bagnano le sigarette fumate e le sbriciolano fuori dalla finestra. Ogni giorno da una finestra diversa, a sorte, perchè sanno che sarei capace di andare a raccogliere il tabacco a tradimento. Anche se, per ora, riesco a passare davanti ai tabaccai con straordinaria indifferenza, senza nulla comprare (per fortuna l'Orso se ne sbatte di quello che faccio e si limita a picchiarmi sulla testa come faceva Benny Hill con il suo vecchiettino).

Speriamo bene.
Adesso, almeno, riesco a dormire sette ore di fila.

Mah?!

 

Genova, aprile 2007

 




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