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Ho mantenuto le notazioni esplicative delle lettere originali, 
  credo aggiunte dal colonnello Efisio Simbula , consegnate dattiloscritte a mia 
  nonna, la marchesa Immacolata Doyno in Spolidoro, dopo la sua proposta di assegnazione 
  della medaglia d'oro a Rurik (conservo anche gli originali di mio zio, scritti 
  su brandelli di carta di vario genere e di varia provenienza).
  Le mie note ed i miei commenti sono invece in color mattone ed in carattere 
  ridotto al fine di distinguerli dagli originali. Alcune delle indicazioni sono 
  presenti solo nella prima lettera, nelle successive saranno evitati.
   
LETTERE DALLA PRIGIONIA
(materiale originale)
16/10/44 (GENOVA - MARASSI E CASA DELLO STUDENTE).
Flora mia 
  cara (I), oggi lunedì 
  voglio narrarti un apologo: tu che conosci la mia stramberia son certo che mi 
  scuserai.
  C'erano due pezzi di formaggio per prendere un topo; uno è stato tolto 
  dal padrone - così fortuitamente, ma l'altro è stato lasciato. 
  A me, naturalmente interessa il pezzo di formaggio che è stato lasciato. 
  Può darsi che l'apologo non sia vero, ma ho dovuto dirvelo, perchè 
  riguarda la mia Lauretta (II) 
  (la quale è stata con me da Piera sul lago)(1). Mi raccomando Flora, 
  di assisterla e proteggerla e di dirle che si riguardi molto. Desidero che non 
  abbiate per contro più alcun rapporto con quella signorina, che ha regalato 
  i fiori a Livia (2) (III). E' 
  chiaccherona e chissà che cosa sarebbe capace di andare a raccontare 
  in giro. Con quella persona di Piazza Umberto I sei stata proprio brava e poi 
  sei andata perfino da quell'altro che mai più mi sarei aspettato di vedermi 
  comparire davanti. Ora tutto va molto bene. Speriamo che costoro, accorgendosi 
  uno dell'altro, non restino oltremodo stupiti, e , magari, dispiaciuti. Naturalmente 
  rassicurate la moglie del mio compagno di cella poichè suo marito sta 
  bene. Ed ora una questione delicata: ricordi la famiglia di quella persona 
  (3) che siamo andati a trovare una sera Kemar ed io - prima di andare a Iquique 
  (4). Bisognerebbe, se è possibile e con comodo, avvertirla - con ogni 
  cautela - che la persona sta bene e che ha potuto vedere suo padre che sta abbastanza 
  bene anche lui. Riceve per mio tramite - e certo col vostro consenso - qualche 
  aiuto per mezzo del tram (IV) 
  con la roba che mi fate pervenire. E poi troncate immediatamente i rapporti 
  per ovvie ragioni. Eventualmente vi riservate, se sarà possibile, di 
  far sapere altro. E troncate i rapporti - ripeto - poichè conosco appena 
  queste persone e non desidero essere implicato nelle questioni che li riguardano,nè 
  desidero che siate implicati voi. Questo biglietto è pericoloso per i 
  riferimenti che vi sono. Ma spero bene, chè, se lo trovassero, non saprebbero 
  niente lo stesso. Mi raccomando a te, mia cara sorellina, per voi tutti. Probabilmente 
  siete spiati, ma io non sono preoccupato per ciò, perchè non avete 
  mai fatto nulla di male e non ne fate.(V) 
  Flora mia la mia idea è sempre stata che ti siamo debitori di molto. 
  Da quando ci hai fatto da madre ancora fanciulla, perché Mamma non c'era, 
  a questi tristi anni di guerra. Comunque vada e dovunque vada porterò 
  con me sino all'ultimo un ricordo dolce di te, come di una sorellina eccezionale. 
  Dì a Stelio che sento un bisogno acuto delle sue contestazioni, qui dove 
  non mi contesta nessuno. Bacio Robertino sulla fronte beninteso e digli che 
  gli canto Ro-ber-to, sul ritmo di Bozambo. Lui allora se la rideva beato. Ti 
  abbraccio forte.
  Rurik
I) 
  si tratta di sua sorella, mia madre, la dott.ssa Flora Spolidoro Capurro.
  II) l'apologo è curioso per diverse ragioni:sembra riferirsi ad una ulteriore 
  possibilità (da parte dei nazisti) di intrappolare Yorick (Lauretta). 
  Rurik sembra ritenere che uno dei due pezzi di formaggio (forse lui stesso) 
  sia stato tolto di mezzo per caso (anche se la nota successiva farebbe pensare 
  che anche lui avesse qualche idea su come si fosse originata l'imboscata nella 
  quale venne catturato), mentre l'altro pezzo di formaggio (suo fratello Yorick) 
  potrebbe ancora correre il rischio di cadere nelle grinfie del topo.
 1) all'epoca 
  del viaggio in Svizzera dopo l'8 settembre 1943
  dopo la prima fuga dalla Svizzera vennero 
  chiuse le frontiere e mio zio (insieme a Yorick, credo) venne espulso dalla 
  Svizzera medesima e tornò a Genova
2) 
  Enzo Stimolo, Capo missione Radio - V Armata americana
  III) qui la cosa si fa strana 
  e preoccupante. Livia è Livia Pisanchi, moglie di Elmyr (fratello di 
  Rurik ed ufficiale di cavalleria che subì anch'esso la deportazione in 
  Germania) e persona assolutamente sicura e coraggiosissima. Il maggiore Enzo 
  Stimolo (Corvo), che partecipò all'epoca delle giornate di Napoli alla 
  rivolta, sembra, dai documenti, classificabile come un partigiano fortemente 
  colorato politicamente. Rurik faceva parte del suo gruppo, insieme ad altri 
  ufficiali, e , contemporaneamente, faceva parte del V.A.I. agli ordini del Tenente 
  Colonnello Efisio Simbula. L'avviso di Rurik alla sua famiglia a non fidarsi 
  del maggiore Stimolo (perchè pericolosamente "chiaccherone"), 
  parrebbe far ritenere una possibile (e devo ritenere non certo casuale, perchè 
  trattavasi di persona assai esperta) collaborazione o partecipazione, diretta 
  o indiretta, dello Stimolo alla sua cattura o a quella di altri. Dovessi fare 
  un'ipotesi un po' dietrologica (assai spiacevole) direi che Rurik (che era intelligentissimo 
  e tutt'altro che comunista) dubitasse la possibilità di essere stato 
  "venduto" in cambio di qualcosa, la liberazione di qualcun'altro o 
  la trascuratezza verso qualcun'altro. D'altra parte anche mio padre, Stelio 
  Capurro, ordinario di Embriologia e Istologia all'Università di Genova, 
  mi confermò la certezza che Rurik fosse stato tradito, e da persona insospettabile 
  che occupava una posizione rilevante nel movimento di liberazione. Non posso 
  pensare si trattasse del maggiore Stimolo, ma, forse, di qualcuno della sua 
  cerchia. Erano momenti maledetti. 
  
  
3) La famiglia del prof. Agostino Poggi del C.N.L Genovese
4) il Sig. juan Maritano, già citato.
IV) il tram era, in gergo, il sistema dei prigionieri di passarsi materiale e informazioni
V) qui Rurik avvisa la sua famiglia di non fare nulla di rischioso, perchè oramai ritiene probabile di essere stato venduto/scoperto e che i suoi siano spiati
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           sesta lettera.....................................................................ottava 
          lettera      | 
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