topo gonzo,
avendo trovato, nel corso delle sue diuturne scorribande nelle cloache alla
ricerca di fondi di amarone, uno strano oggetto bislungo con una punta dorata,
subitamente lo portò al fisolofo CazzTrain, acciocché lo esaminasse. Purtroppo
nemmeno il famoso sicofante ne riconobbe la natura. Così, preso il coraggio
con le quattro zampine (due di topo gonzo e due di CazzTrain), i due osarono
l'inosabile e consegnarono il misterioso reperto al blog di Malvino. L'insigne
scienziato, esaminato accuratamente il pericoloso ritrovamento, dichiarò che
l'oggetto era uno degli odiosi meccanismi cristiani, utilizzati sovente per
falsificazioni e rimaneggiamenti degli antichi testi pagani. Rispediti quindi
a cagare, nelle amate cloache, i due fessi, egli lavò, sterilizzò e caricò (con
inchiostro pelikan marrone antico) la penna stilografica e se la infilò nel
taschino.
TOPO GONZO ED IL RITROVAMENTO
La favola dimostra che le zampine di topo gonzo non sono adatte alla scrittura
manuale. CazzTrain non sa cosa sia, quindi non ne parlo.
P.S. un collega favolista (trattasi di psichiatra, e quindi favolista) mi ha
fatto notare che la favola potrebbe far presumere una certa confidenza di Malvino
con le pratiche amanuensi. Si tratta, però, di mera ipotesi.
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