Quando
Dioniso era ancora piccolo fece un viaggio attraverso l'Ellade per recarsi a
Naxia. Stanco della lunga strada si fermò a riposare presso una roccia. Mentre
stava lì, tranquillo, si guardò intorno e vide ai suoi piedi una pianticella
che spuntava dal suolo. La trovò così graziosa che decise di prenderla con sé,
per poi trapiantarla. La divelse, infatti, e se la portò via. Il sole era alto
e faceva molto caldo. Dioniso temette, quindi, che la pianticella morisse prima
dell'arrivo. Trovò un ossicino di topo gonzo, vi mise dentro la pianticella,
e proseguì il cammino. La piccola pianta, nella sacra (si fa per dire) mano
del dio, cominciò a crescere così in fretta che subito sporse dall'ossicino.
Dioniso temette di nuovo per la piantina e le cercò un altro riparo. Trovò un
osso di Giulietto Chiesa e vi mise dentro il primo con la piantina. Ben presto
la piantina, continuando a crescere, sporse anche dall'osso di Giulietto. Dioniso,
allora, trovo un osso del fisolofo CazzTrain, ancora più grande dell'osso di
Giulietto, e vi mise dentro la piantina con gli altri due ossicini. Così giunse
a Naxia: Quando volle piantare la piantina, le radici si erano così intricate
ai tre ossicini che il dio (fesso anche lui) mise tutto l'insieme nella terra.
La pianta crebbe rigogliosa, dando grappoli con chicchi da cui il disgraziato
(Dioniso) spremette il primo vino che fece bere agli umani. Ma, oh meraviglia!
quando gli uomini ne bevevano un po', squittivano come topo gonzo; quando ne
bevevano di più, dicevano cazzate come Giulietto Chiesa; e quando ne bevevano
ancora di più diventavano ottusi come il fisolofo CazzTrain. La favola dimostra:
a) dioniso era un fesso ubriacone, che non sapeva nemmeno cosa fosse un parasole;
b) se trovi le ossicine di topi gonzi, Giulietti Chiesa o fisolofi CazzTrain,
lasciale dove stanno; c) spesso racconto favole che non so neanche io perchè
le racconto.
DIONISO ED IL VINO
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