Si dice
esista una spiegazione per lo strano comportamento del fisolofo, scacchista,
jazzista, sicofante e vanaglorioso CazzTrain (scusate la lunga esposizione di
qualità proprie dell'entità di cui si parla). Pare, si racconta, c'era una volta,
etc.etc., un bimbo, di nome CazzTrain, che credeva di saper scrivere in italiano
ed era convinto di saper pensare (un po' era colpa di un suo compagnuccio, tale
Romeo Casti). Affinchè non rompesse i coglioni, scrivendo missive, di varia
natura, ai vicini di casa, agli sconosciuti, a signorine mai incontrate, ai
potenti ed agli impotenti, i suoi amorevoli genitori lo tenevano occupato raccontandogli
ogni giorno una favola (veramente anche tre/quattro volte al giorno). Purtroppo
si trattava dell'unica favola che conoscevano ed era quella di Pollicino. Per
non annoiarlo troppo, ogni volta cambiavano le mollichine di pane in pezzetti
di altri materiali, sui quali è buona educazione non approfondire. Ed è appunto
per questo che CazzTrain lascia caccole in tutti i blog che gli capita di vedere.
PERCHE' CAZZTRAIN E' UN CACCOLATORE
per informazioni rivolgersi a:
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