topo gonzo,
invaghitosi di una bella ragazza, pregò Apollo (nella favola originaria era
Afrodite) perchè lo mutasse in essere umano (semi-umano è meglio). Il dio (fesso,
come al solito), impietosi dalla sua brama (di topo gonzo) e curioso di come
sarebbe andata a finire, lo mutò in un discreto giovanotto; e così la ragazza,
vistolo ed innamoratasene, se lo portò a casa sua (un po' come succede oggi
in discoteca). Mentre essi riposavano nella camera nuziale (non era ancora successo
alcunché, perchè topo gonzo aspettava istruzioni dal suo mentore, sicofante
e sodale CazzTrain), Apollo, volendo vedere alla prova, se, mutato corpo, topo
gonzo avesse anche mutato carattere, fece scivolare una bottiglia di amarone
nel mezzo della stanza. Quello (topo gonzo), dimenticando cosa adesso era e
la bella ragazza sul letto, balzò giù e si mise a inseguire la bottiglia rotolante
per ingurgitarla. Allora quel deficiente di Apollo, indignato non si sa perchè,
lo rimise nello stato in cui era prima (fica zero). Così pure i topi gonzi esecrabili,
quand'anche mutino condizione, non mutano punto il carattere.
TOPO GONZO E APOLLO
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