Al ben
noto topo gonzo, completamente fatto di amarone della Valpolicella (cui non
è assuefatto, bevendo solo vino di cloaca), venne fatto osservare dal famoso
scacchista, fisolofo e sodale CazzTrain che le sue sperticate lodi, le sue spirituali
profferte ed i suoi assoluti assensi a Madonna Ginevra, potevano far sospettare
una qualche sua infantile infatuazione. Lungamente (circa secondi 2 . Il massimo
di concentrazione da lui raggiungibile) topo gonzo riflettè sull'appunto menatogli
(finalmente, oltre tutto, qualcuno si era dedicato alla sua attività prediletta).
Poi tutto si schiarì nel buio della mente (qui esagero un po', a parlare di
mente) di topo gonzo: lui era "obiettivo". Non poteva infatuarsi di Madonna
Ginevra. Al massimo poteva fotografarla. La favola insegna che persino i topi
gonzi devono evitare di dar seguito agli appunti degl'invidiosi fisolofi scacchisti.
PRESUNTA INFATUAZIONE DI TOPO GONZO
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