si incamminavano,
topo gonzo ed il fisolofo CazzTrain, per un'angusta via, prossima al GRA. Scorto
per terra un oggetto, dall'apparenza di una mela, essi si provarono a schiacciarlo
(già l'idea è indicativa delle capacità intellettive dei due). Come lo videro,
invece, farsi doppio di volume, i due disgraziati si diedero a calpestarlo con
più forza, ed a batterlo con le loro zampine. Ma l'oggetto, resosi ancora più
grande, finì per ostruire il passaggio. I nostri eroi, allora, restarono lì
in preda allo stupore. Nel frattempo, apparve loro quella cretina di Atena (da
una nata dalla coscia di quel deficiente di Zeus non si può pretendere molto),
che disse loro: "Calmatevi, imbecilli; questo oggetto rappresenta lo spirito
della contesa e del litigio. Se lo si lascia tranquillo, esso si tiene tale
e quale era da prima; se, per contro, lo si combatte, ecco come esso si fa più
grande".
LO SPIRITO DELLA CONTESA
La favola dimostra che ai topi gonzi ed al fisolofo CazzTrain non è chiaro il
fatto che le lotte e le contese siano cagione di grave danno.
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