un gentile
vescicone cantava festoso sulle cime di una pianta (spesso alcuni tra i vesciconi
hanno misteriosi accessi di romanticismo lirico). Un mostruoso Topo Gonzo, completamente
ebbro di amarone delle cloache ed affamatissimo, decise di divorare il vescicone
e, consultatosi con il fisolofo, sicofante CazzTrain e con l'ironico Gianni
Guelfi, con il quale, tra l'altro ed al fine di migliorare i loro rapporti,
si fece anche una divinizzante sveltina, escogitò una trovata di questo genere:
si fermò là dirimpetto e cominciò a far meraviglie per la dolcezza del suo canto
ed a pregarlo di scendere, dichiarando che desiderava vedere com'era grosso
l'essere dotato di una voce così potente ed armoniosa. Il vescicone, sospettando
il cretinismo del topo gonzo, staccò un ramoscello dall'albero (alla faccia
di luigirossi, aegaion, elfobruno ed altri ecofessi) e lo gettò giù. Subito
il topo gonzo si precipitò sul ramo, divorandolo come aveva sperato di fare
con il vescicone. Poi, mentre il topo gonzo tossiva come una bestia, il vescicone
scese tranquillamente dall'albero e lo spiaccicò di qua e di là.
TOPO GONZO ED IL VESCICONE FESTOSO
La favola dimostra che i topi gonzi sono assolutamente privi del senso della
prospettiva, soprattutto quando ubbriachi.
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