topo gonzo
se ne stava tranquillo, nella sua tana, a sbevazzare amarone delle cloache quando,
all'improvviso, tutto tremò, e la sua fetida galleria si squarciò come una mela.
Subito il topo, sconvolto, chiamò al soccorso il fisolofo CazzTrain e Giulietto
Chiesa. I tre cercarono di scoprire l'origine del disastro e trovarono un tizio,
enorme, risplendente e vestito come un centurione che, spingendo, allontanava
una parete della cloaca da quella opposta. Giulietto Chiesa, all'istante, sostenne
che il tipo era un agente della CIA, che voleva distruggere il mondo sotterraneo
di topo gonzo per impadronirsi dell'amarone. CazzTrain affermò si trattasse
di un alfiere gigante, probabilmente caduto da una scacchiera gigante, che,
impazzito, credeva di essere una torre e voleva arroccare le due pareti. Topo
gonzo, invece, gli chiese direttamente chi cazzo era: "Sono Melkart" rispose
il gigante, "mio caro fesso. E sto dividendo l'africa dall'europa, per fare
lo stretto di Sicilia. Poi metterò due colonne dalle due parti, come ho sempre
fatto." E topo gonzo, sghignazzando, e malgrado i segnali disperati di GC e
di CazzTrain, di rimando:" Tu sei culturalmente defedato,...e non hai nemmeno
la maglietta bucherellata della Diesel. Le uniche colonne che conosco sono quelle
di Erc...". Il Tizio li afferrò tutti e tre con una sola mano e li spiaccicò
sulla parete di sinistra. Poi guardò quello schifo, si rimise l'elmo e se ne
andò brontolando "quello stronzo di Eracle ha clonato tutto il mio lavoro. Che
vadano affanculo, lui e quella merda di Eratostene. Qui, con la puzza, non posso
più lavorare". E aggiunse:" me ne vado in Merica, a separare la California".
CAZZTRAIN, TOPO GONZO E MELKART
La favola insegna che non bisogna rompere le scatole ad uno che sta separando
due pareti, due montagne o due continenti. Potrebbe incazzarsi.
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