Il fisolofo,
scacchista, jazzista e sicofante CazzTrain, terminato l'operoso giornaliero
impegno di spammatura dalla scuola in cui lo imbullonano (impiegano, per lui,
è una parola troppo grossa), decise di visitare i suoi blog preferiti. Depositate
le sue argute ed equivicine osservazioni di qua e di là, inviate cortesi email
di risposta ai molteplici omaggi e complimenti speditigli dai suoi fans, congratulatosi
con se medesimo per la profondità delle sue riflessioni fisolofiche, finalmente
CazzTrain si svegliò. Vide al suo fianco, sul letto, topo gonzo e si sentì poco
bene.
IL SOGNO DI CAZZTRAIN
La favola insegna che i sogni non servono ad un beneamato cazzo, se sei un sodale
di topo gonzo.
Ed anche se sei CazzTrain.
Nulla so dire di Malvino.
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