Un topo
gonzo affamato, visto, nella cavità laterale della cloaca massima, il seguente
insieme di avanzi: conchiglioni pomodoro e pecorino, fritto alla romana di zucchine,
melanzane e peperoni, cipolline agrodolci, petto di vitello alla fornara, olive
all'ascolana, mozzarella, pomodori,basilico, frascati bollente, crostata di
prugne, etc.etc., il tutto in salsa di liquame, chiamato il fraterno sodale
fisolofo e sicofante CazzTrain, insieme ad esso vi penetrò, e tutto i due disgraziati
divorarono. Gonfi come otri, non potendo più uscire, i due fessi presero a lamentarsi.
Un vescicone che, a caso, passava di lì, intesi i loro lamenti, con molto disgusto
si avvicinò, e domandò loro la cagione. Saputo l'accaduto: "ebbene", disse loro,
"restate qui sino a quando non tornate tali quali eravate quando vi entraste;
allora, forse, ne uscirete".
TOPO GONZO E CAZZTRAIN PRIGIONIERI DELLA GOLA
La favola dovrebbe insegnare che il tempo risolve le difficoltà, ma, dopo XXVI
secoli, mi sembra essa dimostri che i fessi sono sempre tali, e i vesciconi
sono umanissimi e generosi anche coi fessi.
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