topo gonzo
stava smaltendo una delle sue colossali (v.Colossus) sbronze di amarone di cloaca
(arricchito, questa volta, con i rifiuti dei fondi di sassicaia) nel parcheggio
del GRA, prossimo alla sua tana, quando, subitanei, tre tizi, vestiti con tuniche
di lana grezza marrone, lo afferrarono, lo incatenarono e lo condussero via.
Ripresosi dalla sbornia. topo gonzo si trovò di fronte ad alcuni vecchi, intunicati
di lino bianco ed armati di lunghi coltelli di bronzo, bilama. Il più anziano
osservò attentamente il mostretto, e poi gridò:" Victimae! victimae! avevo chiesto
delle victimae e non un hostia.", e continuò "e la volevo lactens, e non bidens
o major. Porca Victrix!". Poi guardò ancora meglio topo gonzo e dette fuori
di matto, sbraitando:"chi è quello stronzo che ha dichiarato electa questa merda?
dov'è quel cretino di victimarius? cercate quell'idiota di Mino (sig.Giacomo.
n.d.f.) e ributtate questo fesso repellente dove lo avete pescato." Così topo
gonzo fu salvo.
TOPO GONZO VITTIMA SACRIFICALE
La favola dimostra che topo gonzo non è utilizzabile nemmeno come vittima sacrificale.
Egli è, quanto meno, impuro.
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