Una formica,
zia del prof.Malvizzo, aggirandosi operosamente sotto il sole in cerca di cibo,
passò vicino ad un impiegato del catasto crisalide, molto prossimo al tempo
del "cambiamento".
LA FORMICA ZIA DI MALVIZZO
La crisalide mosse la coda, e questo attirò l'attenzione della zia di Malvizzo,
che si accorse per la prima volta che si trattava di un essere vivente. "povero
e disgraziato animale" disse la formica-zia sdegnosamente."Quale triste destino
è il tuo! mentre io posso girare per salotti, parlare con il mio nipotino prof.Malvizzo,
anche se non capisce una mazza, salire le scale e frequentare quelle bettole
dei negozianti, tu giaci imprigionato nella tua conchiglia (bell'immagine),
con la sola capacità di muovere la tua coda da poveraccio". L'impiegato del
catasto-crisalide ascoltò tutto, ma non replicò.
Pochi giorni dopo, quando la zia-formica ripassò per quei luoghi, nulla rimaneva
se non il bozzolo vuoto. Interrogandosi su cosa fosse successo del contenuto
Ella (la zia di Malvizzo) rimase improvvisamente stupefatta dalle splendide
ali di una magnifica farfalla, direttrice generale del catasto e socia di coop
ed unipol. "Credi a me amica mia", disse la farfalla "tu, povera paesana di
una formica (ed in più zia del prof. Malvizzo)! raccontami di nuovo le tue doti
di muoverti, dire, fare, baciare, lettere e testamento fintantoché posso sentirti."
e così dicendo la farfalla si alzò nell'aria e, rinata al primaverile zeffiro
di Ma Anche Veltroni, presto fu fuori vista per sempre della disgraziata zia
di Mlavizzo.
La morale non la ricordo, ma, tanto, ho falsificato la giustificazione.
P.S.non riesco più a prendermela con JT ed il sorcio. Sono troppo fessi.
per informazioni rivolgersi a:
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