Un vescicone
abile arciere andò per il raccordo anulare, a caccia (ad essere sinceri i vesciconi,
per natura, non amano particolarmente la caccia non necessaria. Essendo un po'
bastardi preferiscono la cacciagione). Tutti gli esseri viventi scappavano,
ma un topo gonzo lo sfidò a battaglia. Ma quello gli lanciò una freccia, e,
colpitolo, gli gridò:"ecco il mio ambasciatore; poi vengo io". Il topo gonzo,
ferito, si diede a precipitosa fuga. E siccome il fisolofo CazzTrain lo esortava
ad aver fiducia e a non fuggire, "Tu" gli rispose "non mi puoi punto persuadere;
se costui ha un ambasciatore così severo, che sarà di me, quando giungerà lui
in persona?".
TOPO GONZO, CAZZTRAIN E L'ARCIERE
La favola, nella sua versione originale, dimostra che dal principio bisogna
preveder la fine, e quindi provvedere alla propria salvezza. Nella versione
attuale dimostra anche che il fisolofo CazzTrain non ci mette niente ad inguaiarti,
e che il dolore sembra aumentare il QI dei topi gonzi.
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