26/04/2002 |
spot elettorali continuano!
In un contesto nel quale la sinistra avrebbe uno spropositato numero di interventi e di argomenti possibili, per i quali battersi in Parlamento e parlare (parlare, perché in questo clima sembra necessario precisare i termini ed i limiti dei comportamenti democratici) nelle piazze, gli spot elettorali dei nostri faziosissimi conduttori televisi continuano.
Continuano il buon Santoro, il bravo Biagi, ed i loro emuli, senza perdere un colpo sui pericoli del nazi-fascismo, sul liberismo sfrenato del governo,sulle contiguità con Israele, sulle connivenze del governo stesso con voraci capitalisti, con mafie varie, con razzisti diversi. Insistendo con persistenza sulla violenza subita dai lavoratori attraverso gli ipotetici pericoli dell'art.18 e del libro bianco; puntando i piedi sui rischi di una magistratura avvilita e divisa (e, per la malora!, sono cinquant'anni che aspettiamo la divisione delle carriere tra procuratori e giudici, sono cinquant'anni che attendiamo che i magistrati si assumano la responsabilità dei loro clamorosi errori, sono cinquant'anni che non esiste un vero controllo materiale sull'attività dei tribunali [e basta ascoltare l'opinione di normali avvocati e di molti giudici]), che fino ad oggi è stato un apparentemente utile strumento di lotta; spiegandoci la differenza tra lotta partigiana di liberazione e tutto il resto, ma dimenticando la lotta di liberazione non comunista, cristiana e persino fascista in taluni casi. Offendendo e sputando su coloro che non condividono il demagogico richiamo ad una battaglia attualmente fuori dal contesto civile e democratico, almeno nel nostro paese per buona sorte. Dimenticando i milioni di morti provocati dal comunismo e le migliaia di italiani uccisi dai comunisti partigiani, dei quali una significativa parte ha pagato il prezzo di odii e rancori che nulla avevavno in comune con gli ideali di libertà.
Non mi piace fare fasci d'erba con gli esseri umani (la mia famiglia ha pagato un duro prezzo al nazi-fascismo) e sono di sinistra, ma questo non mi obbliga a dimenticare i miei studi economici, i miei studi e le mie ricerche storiche, le mie ridotte nozioni di politica e comunicazione, e , soprattutto, non mi costringe a perdere di vista la futile improprietà dei concetti di lotta dura/lotta pura, de "il fine (rovesciamento del governo) giustifica i mezzi (sputtanamento fazioso)" , del' "aggrappiamoci a chiunque, basta sia contro".
L'ho già sostenuto e confermo la mia convinzione che comportamenti ridicolmente faziosi, praticamente inutili ed idealmente vuoti costituiscono uno schiaffo in faccia al buon senso ed all'equilibrio. Sono controproducenti ed inducono , neanche alla fin fine, un senso di nausea nei cittadini.
Appare indispensabile un cambio di rotta netto e limpido; un'elaborazione anche ideologica dei problemi e delle questioni che abbia fondamento su fatti, cifre e documenti verificabili dai cittadini. Straparlare di dittatori e di fascisti, di intrallazzatori e corruttori a tutto campo, di imprenditoria schiavista, di improbabili forme di razzismo non ci serve a un cazzo!
Non è
più possibile vincere una battaglia lanciando insulti e combattendo proposte
di governo fatte da altri.
Ed offrire opportunità ad uomini come il Cinese, che sicuramente avrà
una futura carriera politica, non è stata una mossa intelligente.
Il Cinese adesso fa i suoi interessi, gli stessi che ha continuato a fare nei
passati dieci anni con un'opposizione ideologica improduttiva che non ha creato
mezzo posto di lavoro e ha reso le nostre retribuzioni miserabili e la sinistra,
cogliona e vigliacca, gli ha permesso di fare una battaglia di retroguardia.
Umanamente dolorose, non di per se ma per la vergogna di uno sfruttamento indebito, le interviste a vecchi e rintronati ex-comunisti, vecchi figli di comunisti, di partigiani, di sindacalisti, di centrosociali (non socialisti, sarebbe troppa grazia!), di noglobal/verdi/neotrotzkijsti, a cui sembra di ripiombare all'improvviso in anni sessanta ed ad una gioventù di ritorno che non torneranno mai più.
Questi cercano
di ripetere la storia perché non l'hanno studiata e non la capiscono!
e non hanno neanche idee utili per il futuro.
E questa è la vera tragedia.
opinioni
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