25/09/2000 |
infibulazione!
Ancora un'altra roba trovata sul web (sempre Ansa): in Italia sembra vivano 38mila donne infibulate ed ogni anno quattromila bambine rischiano di subire lo stesso primitivo rituale.
Nessuna offesa per il termine "primitivo". Si tratta effettivamente di una pratica primitiva, stupida e pericolosa, frutto di una cultura ossessionata dal machismo, dalla superiorità maschile e dalla schiavizzazione di donne e bambine.
Vorrei cercare di associarla alla circoncisione ebraica, ma non ci riesco. Per quanto le ridicole motivazioni religiose (il patto con Adonai, etc.etc.) abbiano sputtanato le ragionevoli origini cliniche dell'intervento, la diffusione anche in altre comunità e l'alta frequenza della fimosi (con tutti i problemi ed i danni che essa comporta) [*] tra i popoli dell'area mediterranea rappresentano appropriatamente la necessità dell'intervento (con modalità assai diverse nelle diverse culture interessate). Insomma la circoncisione è un intervento "funzionale", mentre l'infibulazione e le altre orripilanti pratiche sulle femmine della specie sono una squallida ed interessata "minorazione".
Qualche riflessione generica mi tocca farla. La spegiudicata difesa delle "radici" culturali delle minoranze che molti imbecilli fanno aprioristicamente sembra l'opera di un pazzo furioso. Non condivido la posizione di Biffi o di Ruini, che intraprendono guerre sante assolutamente fuori dal tempo, ma non posso non dare conto del fatto che quasi tutte queste culture non rispettano i principi del nostro dettato costituzionale e del nostro ordinamento giuridico. Credo che sia lecito professare la propria religione, ma nei limiti precisi nei quali l'ordinamento del paese che mi ospita me lo permette e nel rispetto delle sue leggi. E credo che il governo di un paese civile debba sanzionare nello stesso modo i comportamenti illeciti dei suoi cittadini e degli immigrati.
Non è accettabile che, in Italia, un mussulmano o un mormone possano avere più di una moglie contemporaneamente (lascio da parte gli aspetti anche previdenziali della questione). Non è accettabile che le donne, in queste culture, non abbiano seri diritti successorii o gli stessi diritti dei maschi. Non è accettabile che, per garantirne fedeltà ed inferiorità, le donne debbano essere deturpate da vergognose mutilazioni, effettuate anche al fine di "imbrigliarne l'appetito sessuale". Non è accettabile che vengano stipulati matrimoni al di sotto dell'età di legge.
Se queste culture rischiano l'estinzione..., bene , che si estinguano. Sono squallide, socialmente incivili ed impediscono ad una parte maggioritaria della popolazione di esprimersi liberamente. Sono culture sbilanciate e schiavistiche e non meritano di sopravvivere. Che nel corso dei secoli abbiano raggiunto grandi risultati nella scienza o nella filosofia, che tra di loro esistano grandi studiosi, artisti o poeti, raprresentano giustificazioni del tutto insufficienti per il comportamento repressivo verso donne e bambini.
Vale il medesimo discorso per molti degli atteggiamenti del cattolicesimo fondamentalista, per il quale la donna è elemento "fluido", privo di peso e maggiormente soggetto alle tentazioni. Nel quale alla donna non è permesso di decidere liberamente su aborto, divorzio, figli, contraccezione, etc.,etc.. Trovo triste e penosa una Chiesa che tentando disperatamente di preservare cretine posizioni morali (ufficialmente), spedisce all'inferno un numero immane di anime di embrioni costringendo nel contempo popolazioni poverissime ad una vita, ed una morte, di merda tra le "favelas" perché nessuno ha loro insegnato a ridurre ragionevolmente il numero dei figli. Un Dio serio risolve i problemi con comportamenti o precetti seri. Non con stronzate incomprensibili perché "divine".
L'ho già detto in altra sede: se il mio Dio (cattolico) è lo stesso che sanziona l'aborto in questa nostra società e proibisce le metodiche contraccettive (oltre alle molteplici e crudeli idiozie che in Suo nome sono state e vengono fatte)...beh! non ho piacere a cenare con Lui e me ne vado volentieri all'inferno senza toccare la sua mano sporca di ignoranza, di sofferenza e di sangue.
Tengo a precisare che i miei principi etico/morali sono saldi: ho una sola moglie, che amo, rispetto ed a cui sono fedele da trent'anni, ho due figli, che amo e rispetto, e che hanno deciso in assoluta libertà di studiare in una scuola cattolica . In trent'anni non ho mai nemmeno pensato ad alzare una mano su di loro e neppure a sgridarli senza spiegare con chiarezza le motivazioni del rimbrotto. Non rubo, non sono prepotente e/o violento, non inganno. Naturalmente c'è un prezzo da pagare per questo ed è composto da attenzione, disponibilità assoluta, rispetto per le "persone" ed amore, ma mi sembra sia giusto pagarlo ed i risultati, per me, ne valgono la pena.
Il discorso del fondamentalismo vale per quasi tutte le confessioni religiose e le culture di estrazione patriarcale, ed a maggior ragione in un paese che costituzionalmente è laico.
Ritengo che sia una grave carenza del nostro Stato il non porre rimedio a queste situazioni penalmente sanzionabili ed il non spiegare chiaramente quali tra le norme ed i costumi della minoranza immigrata costituiscano in Italia violazione della legge e dei principi etici che reggono il nostro paese.
Mi permetto di ricordare che ancora oggi, in Italia, la sensibilità per le violenze domestiche, per gli stupri, per le sopraffazioni dei diritti dei bambini è scarsa e spesso culturalmente giustificata. E la Chiesa cattolica , con la sua dottrina misogina e casta indirizzata ad un popolo di "pecorelle", non può certo esimersi dalla sua bella fetta di "colpa".
Come sempre facciamo un po' schifo ed evitiamo accuratamente di assumerci responsabilità delle quali qualcuno potrebbe chiamarci a rispondere.
[*] la fimosi, definita clinicamente come la costrizione congenita e/o acquisita del prepuzio, che non può essere retratto, e la parafimosi , costituita dall'impossibilità di ridurre sul glande il prepuzio retratto costringente, insieme alle patologie del frenulo (o filetto) sono rappresentate in sostanza da una quantità insufficiente della pelle (tessuto) che normalmente ha la funzione di proteggere il glande (la punta del pene o del cazzo, se qualcuno non capisce). Questa patologia a volte è così pronunciata da impedire l'erezione o da renderla dolorosissima. In molti casi può impedire un corretto e completo sviluppo dell'organo sessuale maschile. Come chiunque può capire nei soggetti che non vengono curati o operati questa patologia può incidere pesantemente sulla qualità della vita provocando anche gravi turbe e complessi. I nostri pediatri spesso intervengono precocissimamente con apposite manovre dilatative (o, se è il caso, con interventi chirurgici veri e propri) che facilitano e rendono possibile uno sviluppo ed una crescita corretta. I bambini (uno/due anni) non si ricordano nemmeno di aver subito questo genere di operazione, della quale anche i genitori preferiscono non parlare (non si sa bene perché, forse per la forte sensibilità verso le questioni sessuali. Mah!).
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