01/02/2001 |
vittime sempre
Ero rimasto spiacevolmente colpito dal provvedimento della Corte d'Appello di Venezia e della Corte di Cassazione, relativo al diritto o meno di affibbiare una pacca sul sedere , da parte di un dirigente o di un collega, ad una dipendente di sesso femminile. (assolto perché il fatto non costituisce reato in quanto, se isolata e repentina, la pacca non costituisce evento punibile)
Mi era sembrato un provvedimento vergognoso ed erroneo. Un confondere la violenza materiale con l'aspetto di prevaricazione (e di violenza morale oltre che fisica) dell'atto medesimo. La casistica è tutt'ora spiacevole e dolorosa per le donne. Gli atti di sopraffazione sono frequenti e sempre posti in essere in contesti di rilevante debolezza della vittima.
Non ho potuto condividerne
[della sentenza] conclusioni e motivazioni.
Mi è sembrata, insomma,una decisione settecentesca.
Ascolto questa sera (31/01-01/02), la trista trasmissione di Vespa (e Vi assicuro non per la pubblicizzata e promessa lite tra la Signora Belillo e la Signora Mussolini, entrambe "Signore" in senso proprio, malgrado la spiacevole piega della Loro controversia, e degne di stima per la Loro passione politica e la Loro onesta faziosità) e , sentendo , nella monotonia della faccenda, le dichiarazioni di Vittorio Sgarbi vado ancora più in depressione. E' vero , Sgarbi è un "animale" da spettacolo. Deve fare audience, deve richiamare attenzione, deve , insomma, "épater les bourgeois" (stupire i borghesi), ma è un uomo intelligente e di cultura. Non condivido molte delle sue posizioni o delle sue scelte, ma, in genere, ne posso comprendere motivazioni e giustificazioni. Questo, il suo, "svilimento" della molestia fatta ad una donna non è lecito ad un individuo intelligente ed acculturato in una società che attribuisce pari diritti e doveri ai suoi cittadini.
Trattasi di meschina e vile sopraffazione. Inaccettabile in un contesto lavorativo come in qualsiasi altro contesto che non sia quello dell'assoluta confidenza e/o amicizia, sessuale o meno (l'unico che permette di reagire, nell'eventualità non sia gradita, in maniera appropriata , con un calcio nelle balle, uno schiaffo o un esplicita precisazione dei limiti).
Credo resti ancora molta strada da fare.
E sarà dura!
opinioni
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