,,,,....,,,

12/01/2002

 

l'anno giudiziario...

Ascolto alla cazzo di televisione i numerosi telegiornali e parti degli interventi di apertura dell'anno giudiziorio nelle diverse sedi. Me li leggerò poi , integralmente e con più calma, sui giornali.
Annoto solo, per inciso, che le parole di Borrelli dirette ad invitare a: "..sanzionare come oltraggio alla giustizia ogni esercizio di diritti, nel processo, che abbia come unico scopo quello di nuocere o recare ritardo al processo stesso...", pronunciate da un magistrato, costituiscono esempio lampante di drammatica confusione mentale, di presuntuosa trascuratezza dei principi ispiratori delle norme costituzionali e di colpevole ed irresponsabile esortazione alla magistratura ad utilizzare "l'arbitrio" nel giudizio. Quanto alla "linea del Piave", con tutto il rispetto di un ufficiale degli alpini, speriamo che i nostri generali siano meno incompetenti...

Sento commenti di Fassino, Dalema e Diliberto. Assisto alle spiacevoli e ridicole manifestazioni di gruppetti di magistrati pseudosessantottini (nel senso che copiano ed imitano comportamenti dell'epoca)...e trovo tutto squallido e pericoloso.

E' strano, ma non riesco a scorgere il rischio o il pericolo in un governo, la cui ideologia peraltro condivido poco. Ne capisco le misure economiche e strutturali. Comprendo perché possono (astrattamente e sotto il profilo finanziario) funzionare e, anche se ritengo che sia carente un dovuto, almeno per me, occhio di riguardo per il sociale ed il lavoro dipendente, so che posso sempre spedirli tutti a casa.

Se un governo non mi soddisfa, ho lo straordinario potere di sparargli un calcio nel culo. Se gli attuali rappresentanti del potere legislativo non assolvono adeguatamente i compiti che sono stati loro assegnati dagli elettori, rientra nei nostri diritti anche quello di sostituirli, votando altrimenti alle prossime elezioni e non offrendo il nostro sostegno nel corso dell'attuale ciclo parlamentare.

Quello che veramente mi terrorizza è l'esistenza di un potere giudiziario inamovibile che, attraverso numerosi suoi rappresentanti, esteriorizza opinioni e comportamenti inammissibili in un "giudice". Delle carenze del sistema giustizia si può parlare a volontà, ma enorme responsabilità attiene ad una magistratura incompetente, impreparata, ridicolmente faziosa ed assolutamente priva della dignità che la carica prevede e richiede. La prova televisiva, con tutto il rispetto per la "particolarità" di ogni essere umano, ci mostra degli "omuncoli", delle mezze cartucce. Sempre in tiro per difendere con le unghie e con i denti il loro "particulare", sempre esposti a vedere rivelato l'aspetto politicamente fazioso della loro gestione della giustizia.

Toghe rosse..,toghe nere...! Mah?! farebbero meglio a levarsele le toghe, Non credo sia etico che il cittadino debba chiedersi a quale ideologia o partito politico sia iscritto il suo giudice naturale. Non credo etico che questo stesso giudice consideri rilevante o permetta di interferire nelle sue interpretazioni della norma al suo indirizzo politico o al suo partito di appartenenza. Cosa che purtroppo sembra verificarsi continuamente.
Questa banda di donnarine/omarini vestiti di scuro non riesce più ad ispirare fiducia alcuna.
Come ho già detto altrove, buona parte delle sentenze di primo grado viene regolarmente rovesciata e/o cassata nei gradi successivi. Parte rilevante degli atti investigativi (quando convenuti o imputati dispongono di sufficiente denaro ai fini della difesa) risulta impropria o illegalmente posta in essere. La commistione vergognosa tra procuratori e giudici ingenera sospetti che impiegano assai poco a trasformarsi in certezze. L'irresponsabilità, anche civile, del magistrato e la materiale e completa disapplicazione della legge vigente sul tema (peraltro schifosissima e prodotta al solo fine di evitare il referendum) risulta non soltanto controproducente ai fini del rispetto e della fiducia nella giustizia, ma persino dannosa. Un disprezzo peloso ed un dileggio quasi manifesto per la magistratura la fanno da padroni persino tra gli "operatori del diritto" (avvocati e giudici medesimi), figurarsi tra i cittadini, per i quali si aggiungono la diffusa paura dell'arbitrio e squallide espressioni di piaggeria per taluni poteri forti.

Una sinistra scadente, priva di idee, di leaders e di obiettivi, non riesce a ritrovarsi e conduce una battaglia politica tesa soltanto a porre ostacoli e bastoni tra le ruote di un carro, quello del governo, che ha l'unico merito (non da poco) di "proporsi" e di proporre obiettivi e risultati, magari non condivisibili, ma pratici ed attuali. Un'operazione politicamente riuscita, come quella effettuata nel corpo giudiziario dal partito comunista negli anni '70 e '80, è stata gettata nel cesso e si è trasformata, per la mala gestione, in un suicidio ideologico che, temo, produrrà conseguenze ben più devastanti di quelle paventate da quei quattro minorati che guidano l'ulivo (o la margherita, o la quercia o quella cazzo di pianta che preferiscono. E ci volevano proprio dei deficienti per decidere di farsi guidare da vegetali vari, nel rispetto di quell'accolita di coglioni, e ignorantelli, verdi per i quali il nostro ritorno sugli alberi è sola condizione necessaria e sufficiente per la salvezza di Gaia).

Ripeto ancora: posso mandare a casa Berlusconi ed i suoi sgherri (senza acrimonia alcuna). Posso spedire in pensione un parlamento che non mi sconfinfera. Ma contro un giudice ignorante, incompetente o politicamente fazioso non ho difesa alcuna. Mi rovinerà o mi toglierà la vita e se ne batterà i coglioni per il resto della sua (facendo anche carriera),

Potrei dire "poveri giudici!" o "povera giustizia!", ma temo che gli unici che abbiano il diritto ed il dovere di essere commiserati siamo noi, i cittadini, .

 

opinioni

,,,,....,,,


trademark OCRAM™ WEB BASE :PUNTO PARTENZA DI TUTTI I SITI


Google





hosted by Aruba