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07/12/2001

 

ancora terzo potere...!?

E' di ieri (e forse faccio in tempo anche a commentare la sentenza di cassazione) la richiesta del P.G. presso la Corte di Cassazione relativa al processo "Marta Russo", di rinviare la causa alla Corte d'Appello ai fini di un nuovo processo con sentenza più propriamente motivata.

Le giustificazioni per la richiesta del P.G. sono già in se spiacevoli e poco rassicuranti per noi cittadini, ma lo diventano ancora di più se si pensa che la sentenza in discorso era stata emessa da una Corte d'Appello, confermante in parte una sentenza di primo grado, erogatrice di pene complessive per una ventina d'anni a carico di tizi la cui sostanziale responsabilità era quella di non aver alibi a prova di bomba. Mi permetto di ricordare che, nell'ipotesi improbabile che Ferraro e Scattone siano veramente responsabili dell'evento drammatico che ha condotto alla morte la signorina Russo, giuridicamente se la sarebbero potuta cavare con minore fatica e scarsa pena confessando l'incoscienza di una loro cretina stupidaggine (se pure è possibile parlare in tali termini della morte inutile, ingiustificata ed offensiva di una bella giovane donna).

Capisco e mi immedesimo nei genitori di Marta e credo che non tollererei una situazione analoga alla loro. La necessità di trovare colpevoli e responsabili cui fare pagare il giusto scotto dell'ingiusta azione sarebbe per me fortissima e, forse, anche cieca. Ma dall'esterno ed a freddo non posso che rispettare un concetto di diritto che costringe ad assolvere in caso di ragionevole dubbio e di prove che nulla di certo dimostrano (le perizie sono stese appropriatamente in maniera da confermare dubbi più che assicurare certezze).

Quello che prima era soltanto un mio pensiero (e di molti altri che pubblicamente l'hanno espresso) ora appare condiviso anche dal responsabile dell'Accusa presso la Suprema Corte: è stato un processo di merda, mal condotto, mal costruito, con testimoni improbabili, testimonianze vaghe quando non forzate ed imputati che avevano l'utile caratteristica di essere (o apparire) antipatici e ambigui. Ma quest'ultima non è una colpa giuridicamente sanzionabile.

Cosa dobbiamo pensare dei procuratori della repubblica che in precedenza hanno guidato l'accusa? e dei giudici che non sono stati capaci di formulare un giudizio indipendente nei precedenti gradi? E, nell'ipotesi che la sentenza venga cassata dalla cassazione (scusate l'allitterazione) e ribaltata in un successivo processo, chi ripagherà i danni a Scattone ed a Ferraro e ai loro genitori ed amici? E chi farà pagare lo scotto degli errori commessi ai procuratori ed ai giudici dei primi due gradi di giudizio?

Tante belle domande cui cerca di rispondere dolorosamente, e forse anche capziosamente e maliziosamente, una prossima riforma della "giustizia" voluta dal Berlusca (magari anche pro domo sua) ma oramai assolutamente necessaria.

Quanto sarebbe stato meglio che quelle teste di cazzo della sinistra, arrivati finalmente al governo dopo cinquant'anni, fossero stati capaci di ritrovare la "tensione ideale" che li aveva resi unici e principali difensori dei lavoratori e dei deboli, guerrieri di una società più giusta per tutti, anche a scapito dei propri personali interessi, invece di trasformarsi in mezze maniche di quel poltronismo arrembante che condannavano all'unanimità negli anni '70.

Mah! quante occasioni sprecate..., magari anche per perdere lo stesso ma con sconfitte che valgono molte vittorie.

 

opinioni

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