22/09/2000 |
una
strana sanità
Sulla questione della sanità ci sarebbe da parlare per anni ed ognuno di noi ne avrebbe da raccontare sino a rompere le balle a tutti, ma l'argomento che ora mi interessa è quello che mi viene ricordato dalle indagini di Guariniello (procuratore Torino) sulla sperimentazione del Metodo Di Bella.
Vedremo cosa deciderà in proposito la procura di Firenze (competente per territorio) , che, come probabile, archivierà insabbiando tutto per bene.
Sappiamo che è stata una sperimentazione abbastanza di cazzo, con sostanze scadute o mal predisposte (affermazioni di Guariniello) ed eseguita senza alcuna buona volontà o interesse da parte dei sanitari incaricati e/o responsabili (come chiaramente dimostrato dalle molte interviste rilasciate dagli stessi sui media nazionali ed esteri).
La povera Bindi, in considerazione delle sue condizioni, non può essere colpevolizzata più di tanto: con il ministero della sanità aveva raggiunto il suo massimo livello di incompetenza. Ma l'insieme dei nostri studiosi e della nostra ricerca mi ha lasciato un pacco di dubbi.
Vedete, la questione è che io sono un neoplasico. Ho un linfoma N.H., probabilmente oramai chemio e radioresistente. Mi hanno tormentato (si fa per dire) con diversi protocolli (in seguito alle recidive) fino a rendermi mezzofottuto. Per carità, essendo il figlio di un cattedratico (uno dei famosi baroni della medicina, peraltro deceduto) sono stato curato con attenzione e premura (con parecchie occasioni di vergogna da parte mia, devo dire), ma con risultati che definirei "relativi". Mio padre era un grande insegnante e, sebbene io fossi un disgraziato casinista, mi ha regalato la capacità di studiare, di apprendere e di cercare le informazioni dove si trovano. Così, vista la spiacevole situazione, mi sono documentato (ed anche curato, sia pure a modo mio).
Le mie non soddisfatte curiosità riguardano alcuni aspetti della T.D.B.(terapia Di Bella) , che sembra operare su più piani e su diversi livelli, attraverso i suoi componenti principali:
somatostatina: una sostanza citostatica, che ha tra i suoi effetti anche la capacità di inibire la fomazione dei piccoli vasi ( rallenta l'angiogenesi).
melatonina: un ormone con varie funzioni, non ultima quella di migliorare il sonno, regolando i ritmi circadiani, la cui produzione nell'organismo diminuisce con l'invecchiamento (i livelli dell'ormone si riducono negli adulti a meno di un quinto).
endoxan: un potente chemioterapico, usato nei trapianti di midollo sui neoplasici (nella TDB viene assunto in dosi pressoché omeopatiche).
Vitamina A: un potente antiossidante (con molteplici funzioni).
Vitamina E: altro potente antiossidante (anch'essa con molte funzioni)
Vitamina C: della quale sappiamo un mucchio e che un premio nobel ha a lungo considerato un toccasana per malattie e vecchiaia.
Il vecchio Professore (Di Bella) ha integrato ed integra il protocollo, modulandolo sui singoli pazienti ed aggiungendo o levando sostanze .
Pochi mesi dopo che la bugna della TDB scoppiava pubblicamente e cominciava a furor di popolo l'indegna sperimentazione (non sono parole mie, ma di Guariniello), il buon Veronesi (attuale ministro della Sanità) ha pubblicato un interessante articolo sugli studi che si stanno conducendo sulla Vit.A e sulle sue capacità terapeutiche in una miriade di forme cancerose. Passa qualche giorno ed un americano scopriva (si fa per dire) le enormi (si fa sempre per dire) possibilità dell'endostatina e dell'angiostatina. Roba che, praticamente, serve (come la somatostatina) ad inibire la formazione dei piccoli vasi. Della Vit. C ho già detto (gli studi e le ricerche non si contano, anche se non sempre mirate). L'Endoxan lo usano correntemente in quasi tutte le forme tumorali. Resterebbe la Melatonina, unico prodotto che continuano a darTi soltanto per risolvere il Jet-lag (cambiamento di fuso orario), dando prova, in via generale, di una notevole miopia clinica.
Beh! qualche curiosità ti viene : perché diavolo le cose debbono funzionare quando le usano loro e sono una merdata quando le usa Di Bella? e perché diavolo io sono ancora vivo dopo l'ultima recidiva (1995), sulla quale il maledetto VACOP-B (protocollo chemioterapico alternativo al precedente CHOP) ha avuto il solo effetto di farmi crescere i linfonodi molto più in fretta?
Mah..., non ho risposte che vadano bene per tutti. So che dal 1996 (con il tacito, prudente ed attento assenso del mio ematologo) prendo ogni sera 20 mg. di melatonina.; ogni mattina un grammo di Vit. C, un goccio di Vit A palmitato ed un goccino di alfa- tocoferolo ed i miei linfonodi hanno compiacentemente smesso di crescere. Ho le mie ragioni per aver modificato la TDB a mio uso e consumo (anche se non è detto che siano giuste) , ma sembrano funzionare. Io almeno sono ancora vivo, mentre un paio di amici miei ci hanno lasciato le penne.
Credo che fama, potere e denaro siano stati e siano fattori critici nell'intera faccenda: se comprate Vit C in farmacia spenderete per circa 10 gr. più o meno diecimila lire . Se la comprate da un laboratorio farmaceutico, in polvere, vi costerà Lit. 20.000.= al chilo. Lo stesso discorso vale per la Vit A e la E (che, comunque, anche in forma "industriale" costano un poco di più). La melatonina (nella forma prescritta dalla TDB) costa circa Lit. 100.= per grammo e la somatostatina (il cui uso è però previsto per un periodo limitato) costa ca. Lit. 30.000.= a fiala (ma il suo prezzo commerciale reale è di circa Lit. 2.000.=).
Nel complesso la TDB costa al massimo 2/3 milioni all'anno (nell'ipotesi peggiore 5 milioni) e ti curi a casa tua, mentre un protocollo chemio normale raggiunge complessivamente i 25/30 milioni all'anno (il fatto che la prima la paghi tu mentre secondo è a carico del SSN non modifica i costi, che sono sempre quelli) e, se ti danno anche interferone o citochine, raggiunge senza sforzo (solo in prodotti) i cento/centocinquanta milioni, cui bisogna aggiungere le spese ospedaliere, etc. etc.
Mi vergogno un poco di non capire quale sia la ragione che giustifica la ricerca con sperimentazione isolata di sostanze nella cura del cancro e sputa in testa ad una metodica di cura integrata che, almeno in un certo numero di casi, sembra funzionare.
Da ultimo mi permetto di rivelarvi un altro piccolo trucchetto: quando viene pubblicato uno studio clinico sperimentale (almeno nelle fasi iniziali e finché non si trovano nuovi e diversi presdi terapeutici, come dire altri prodotti), è buona norma prendere in considerazione solo i tempi "favorevoli". Per esempio nei trapianti di midollo vengono pubblicate le statistiche di sopravvivenza a 24/36 mesi, parametrandole a pazienti curati con metodi più vecchi, ma si evtano con prudenza i rilevamenti a 48/60 mesi, che riporterebbero le statistiche quasi in linea con le precedenti metodiche o con i pazienti non curati.
La cosa è andata avanti fino a quando le metodiche di trapianto non sono migliorate a sufficienza ed è anche abbastanza comprensibile dal punto di vista di un ricercatore. Se mi muoio i miei primi quattro pazienti nel giro di una paio di mesi, a mesi due avrei una mortalità del 100%, ma se il mio parametro temporale è di 45 giorni, magari ho una sopravvivenza del 100%, che fa tutta un'altra figura. Naturalmente l'ottica del paziente è assai diversa e, quando questi se ne accorge, gli girano le balle un casino.
Per fortuna non è sempre così e molti ricercatori non sono soltanto onesti, ma anche fortemente autocritici. Però sono anche quelli che vengono pubblicati poco e su riviste di terz'ordine, perché non ricevono finanziamenti dallo stato o dalle ndustria farmaceutiche, e gli "altri" li considerano cretini falliti.
Insomma ho un mucchio di dubbi e non mi fido se non leggo e non verifico. E la nostra sanità (che è complessivamente meglio di quella di molti altri paesi) continua a farmi un po' schifo. Sulla salute ci mangiano tutti da millenni, ma almeno prima potevamo andare a farci fregare dall'erborista o dalla fattucchiera, mentre adesso ci vogliono fottuti, contenti ed ignoranti.
opinioni
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