03/07/2002 |
sbigottito...!
Una strana
sensazione...., sembra nausea!
Vorrei che fosse la chemio......
Invece ho
solo letto i giornali. Diversi giornali, come faccio sempre....e provo un senso
di sbigottimento!
Il povero Scaiola mi avrebbe fatto anche pena, se non avessi pensato a quale
categoria di esseri umani può proporre commenti di quel genere sul cadavere
di un altro essere umano: Claudio Scaiola dovrebbe essere un bravo organizzatore
(e magari lo sarà anche, in un diverso contesto), dovrebbe essere competente
(e di certo non lo è, nel posto che occupa), dovrebbe essere un bravo
politico, avendo gestito l'organizzazione (a quanto dicono) e l'organigramma
di Forza Italia (e invece forse è solo un abile prepotente gerarca),
dovrebbe anche essere un uomo di cui fidarsi (e Berlusconi certamente sembra
fidarsene, ma in questo momento pare un unicum), e dovrebbe essere un uomo perbene,
anzi, un politico perbene. E qui la questione diventa pressante.
Qui non basta essere onesti in senso stretto (che comunque è già
una gran cosa, sufficientemente rara da meritare citazioni). Non basta impedire
alla "curia" che Ti circonda (quale uomo di governo) furti, rapine
e malversazioni. Non è sufficiente condurre il proprio incarico pubblico
(gli Interni, ricordiamolo) in maniera formalmente dignitosa.
A Scaiola manca qualcosa..., mancano troppe cose.
Avrà
anche commesso un ridicolo errore esprimendosi squallidamente nella faccenda
Biagi, ma è un errore determinante.
Un errore che qualifica la persona ( preceduto da altri "errori" in
in altre circostanze).
E questa persona appare meschina e gretta. Non rozza, violenta o brutale, non
cinica e crudele, il chè renderebbe tutto quanto più accettabile
e, forse, perdonabile, ma gretta! irrimediabilmente gretta!
Risulta essere un omuncoletto, che sicuramente può fare molti danni, può vendicarsi duramente e crudelmente sui suoi avversari od oppositori, ma che resterà sempre un "ominicco"; un essere umano che, occupando una poltrona di enorme responsabilità civile e politica, dimostra di preoccuparsi prima di tutto delle proprie meschine seccature (e parlo proprio di "seccature", non di problemi familiari o esistenziali o di denaro o di sopravvivenza).
Sostiene
che gli danno addosso, che lo tormentano, che lo vogliono inguaiare, con questa
faccenda del G8 e dell'affare Marco Biagi. Afferma che chi ha ritirato fuori
le lettere (email) del giuslavorista vigliaccamente ucciso, lo ha fatto per
metterlo in difficoltà.
Immagino che Scaiola sia affetto da una spaventosa miopia politica
(i danni che ha causato, in diverse occasioni, al governo
di cui fa parte sono enormi) e da una forma di depressione paranoide.
Immagino che a queste si debbano aggiungere una mostruosa presunzione ed una
diabolica perseveranza nell'errore (non sembra in grado di imparare dagli sbagli
commessi).
E sono certo che, raggiungendo un qualche punto di rottura, sia riuscito finalmente
a dimostrare di essere un povero stronzo arrivista che ha raggiunto il suo livello
di incompetenza.
Un uomo "politico" in senso stretto avrebbe fatto il possibile per
lasciar decantare la faccenda (eventualmente lavorando "al buio" per
trovare i colpevoli, e non necessariamente per punirli tanto
per essere cinico anch'io).
Un essere umano "normale" (normalmente buono o cattivo) si sarebbe
astutamente astenuto (allitterazione) da commenti cretini ed inopportuni, che
invece Scaiola sembra incline a rendere pubblici con qualche frequenza.
Un avveduto furbastro avrebbe insistito nello spostare l'attenzione sui responsabili,
sugli assassini, sul pericolo che costoro (insieme a Cofferati) costituiscono
per la società.
Un uomo perbene, che occupasse quel posto (ministro degli Interni), si sarebbe
assunto quietamente le sue eventuali responsabilità, attribuendo a ciascuno
degli altri stronzetti del giro le colpe e le punizioni che a loro eventualmente
spettassero. Avrebbe fatto il diavolo a quattro per trovare i colpevoli. Avrebbe
trascorso le Sue giornate (una piccola parte delle...) a rompere i coglioni
(lui sì..) alle forze dell'ordine ed alla magistratura perché
si dessero da fare. Avrebbe considerato le critiche al Suo operato ed alla Sua
persona come parte integrante della carrega che occupa (tipo spalliera, staggi
o impagliatura), e, se operava con coscienza, non se sarebbe preoccupato più
di tanto..........
e, la mattina, avrebbe potuto guardarsi nello specchio senza abbassare gli occhi!
E, cari Scaiola e Berlusconi, la mattina è importante potersi guardare allo specchio.
opinioni
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