13/09/2002 |
che tristezza...
Credo di
poter permettermi di sentirmi demoralizzato, e non parlo di fatti personali
che forse mi autorizzerebbero ad esserlo.
Mi guardo la benedetta manifestazione dei "girotondini", ascoltando
la marea di cretinate che le variegate figure del nostro mondo mediatico ci
fanno conoscere attraverso la "copertura" offerta da La7.
Mi appaiono,
per un verso, una strana congrega di smemorati (che scientemente dimenticano
di aver presentato analoghe proposte di legge [a quelle dell'attuale governo]
nella trascorsa legislatura) e per un altro verso, una banda di revivalisti
rincoglioniti, che rimpiangono le mostruose perversioni di un comunismo duro
e puro o di un "partito" privo di umanità e pietà, che
non è riuscito a sopravvivere all'esame del tempo.
Ascolto le stronzate di quel povero guitto (senza offesa) di Moretti (cui solo
i francesi, adoratori del minimalismo familiare, hanno saputo dare credito)
e non riesco a trovare una proposta politica, economica o sociale che sia una.
Frasi indignate, quasi di odio carnale, contro il Pelato Fondotintato che, non
avesse altro merito, per il momento è uno dei pochi politici risultati
capaci di dare al nostro paese rilevanza internazionale.
Vibrate proteste contro le nuove leggi (conflitto d'interessi, rientro di capitali,
proposta Cirami, etc. etc.), la cui rilevanza ai fini degli interessi di Berlusconi
è istituzionalmente del tutto irrilevante. Trattasi di leggi sostanzialmente
necessarie, indispensabili!
Predisposte in maniera discreta sul piano giuridico, appaiono corrette dal punto
di vista formale ed assolutamente appropriate alle necessità ed alle
esigenze dei cittadini, sul piano pratico, e della giustizia su quello teorico.
Rilevare il fatto che possano agevolare o meno membri del governo ( o dell'opposizione)
risulta persino cretino dal punto di vista logico/politico. E' un po' come sostenere
che, visto che Berlusconi è ricco e può pagare le spese sanitarie,
il progetto di assistenza sanitaria nazionale deve essere cassato perchè
lo favorirebbe indebitamente (domenticando i milioni di altri italiani che ne
traggono equo e giusto giovamento).
Povero Moretti! ha proprio perso quella poca ed insignificante ispirazione che poteva dargli un senso (cinematograficamente). Ascoltare lui ed i suoi soci conferisce all'auditore una sensazione di velleitarimo sterile ed improvvido. Tutto pare avere la connotazione di una sagra paesana, limitata dalla sua stessa natura ad un'episodica frammentazione del pensiero.
Ascolto il povero Di Pietro (il bancarellaro pazzo), che in dieci anni non è cresciuto di un pollice. Nano gretto, cinico e maligno era e nano è rimasto!
Ascolto Fò ed il dispiacere cresce. Anche lui non sa un cazzo! non capisce un cazzo! e sembra un tronco trascinato da un torrentello su percorsi che non conosce e non prevede. Anche lui pare un vecchio clown costretto a ripetere infinite volte la stessa logora scenetta. Proposte, zero! Costruzioni politiche, zero! Opposizione costruttiva, zero! Tutto si riduce a sputacchiare sull'avversario (che pare diventato un Satana da inquisizione, facendone involontariamente un personaggio maleficamente quasi grande) e sulla maggioranza degli italiani che lo ha democraticamente votato (ed io non sono tra quelli).
Io vorrei
un paese democratico e sono di sinistra.
Mi sembra folle ed impossibile trovare maggiori convergenze del pensiero, maggiori
affinità negli obiettivi con un governo di centro-destra (di cui non
posso condividere molti punti di vista) che con la banda di dementi che guida
il centro-sinistra, eppure è proprio così.
Mediocri come Flores, Pardi, anche Rutelli sembrano cercare di trovare spazi e posizioni pubbliche con metodi che nascondono la povertà intellettuale e politica che ne ha fatto degli alleati. Povero "Pancho", ha un soprannome che sembra veramente un programma politico, ma questo non è il Messico dellla fine dell'800 e lui non è un bandito, ladro ed assassino come Villa, il cui merito principale è stato quello di avere, sul piano personale, una certa audacia ed una saltuaria capacità di attaccarsi al carretto vincente. Povero Rutelli, risulta sia stato un sindaco men che mediocre (ma molto mediatico) ed appare un leader ancora peggiore (se pure è possibile).
Tristi e velleitari tutti, come Pecoraro Scanio o Diliberto, che sembrano (per coloro che si ricordano le loro passate dichiarazioni pubbliche) i negativi delle loro immagini quando erano al governo.
E' una pena
profonda!
E anche leggere le firme sugli appelli dei radical-chic (Abbado e gli altri
abbienti e colti disgraziati che gli fanno compagnia) è un po' come darsi
delle martellate sui coglioni. Questi stronzi non sanno nulla dei nostri bisogni,
delle nostre paure, delle nostre necessità. Questi non hanno idea delle
schiavitù cui siamo sottoposti (molte non le comprendiamo bene nemmeno
noi). Sembrano solo pagliacci in abito da sera, il frigorifero pieno e la casa
calda, ricchi di una tale faccia da culo dal cercare di lavarsi una coscienza
inesistente mediante proteste insignificanti, inutili ed incongrue contro un
mitico "nemico", demagogicamente qualificato come un moderno mefistofele
(mentre è soltanto un normale avversario politico, democraticamente eletto).
Vorrei che tutto questo fosse responsabilità della tv, ma non è così.
La responsabilità, temo, è della pochezza dei nostri rappresentanti, dei politici della sinistra (e senza rimpianti per comunisti come Togliatti [ricordate le morti di Kun, Schubert, i Petermann, la firma per la condanna a Morte di Nagy, 1957, tutti comunisti, figurarsi gli altri], Pajetta, Moranino, etc. etc.). della intelligentzia post-comunista
E questo è triste!
opinioni
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