26/11/2000 |
una
barzelletta?
E' di questi giorni la curiosa polemica nata in relazione agli "insulti" di Berlusconi ad uno dei "poteri" dello Stato: la Magistratura.
Lo strano è che, dopo essermi letto documenti a strafottere ed a parte le opinioni e le considerazioni del mediatico personaggio ad indirizzo specifico (leggasi Milano e Palermo), detto leader virtuale si è limitato a suggerire alla "magistratura" di provvedere a "fare il bucato" in casa propria.
Insomma, una roba da massaie!
Tale Gennaro, presidente del CSM, sembra essersi sentito offeso, insieme ai suoi burocrati, per l'invito alla pulizia casalinga e, dando dimostrazione evidente di criminale (perchè in violazione evidente dellla deontologia) faziosità (perchè posizione politica contro un leader politico), ha denunciato pubblicamente l'impossibilità per il pelato Berlusconi di ricoprire cariche istituzionali (come dire che non potrà , se vincesse le elezioni, fare il presidente del Consiglio). Il tutto con il supporto, l'approvazione e la protezione del leader dei postcomunisti: il Veltroni animato (l'unica specie nota di ex-comunista NATO ante litteram).
Mi chiedo se questi buffi personaggi nascono con una faccia di tolla oppure viene loro assegnata appena diventano magistrati. Avete mai provato a cercare un giudice? un cancelliere? un procuratore della repubblica? Avete mai controllato il tempo che passano lavorando? Avete mai osservato come le sentenze di primo grado, nei processi civili, vengano costantemente rovesciate in secondo grado? e come, a conclusione dei processi penali riescono ad usufruire appropriatamente delle carceri quasi soltanto pseudo-criminali, immigrati magrebini e sottocamorristi. Tutti gli altri si pentono ed entrano nei "programmi di protezione e mantenimento deluxe".
Riconosco che quasi 8.000 leggi ed un aumento del contenzioso sicuramente hanno contribuito, anche pesantemente, al problema della giustizia ma invece di quasi 58 milioni di cittadini ora siamo scesi a 49/50 milioni, siamo alfabetizzati (che orribile termine), abbiamo computers, fax, telefax, reti informatiche ed una giustizia di merda che in cinquant'anni ha portato il tempo medio di un processo civile da dieci mesi a dieci anni. La quantità di criminali in libera uscita è pari al numero presunto dei sifilitici (dovrebbero essere circa due milioni). Il numero dei magistrati è quadruplicato, come il numero degli addetti alla giustizia e questi disgraziati invece di preoccuparsi di lavorare e far funzionare i loro uffici "istituzionali", fare il loro dovere insomma, si preoccupano di fare politica e difendere quelle squallide poltrone.
Sono riusciti ad essere sempre "irresponsabili". Se condannano un innocente alla gogna, se ti fanno fallire per sbaglio, se riducono sul lastrico bande di poveracci, non si riesce nemmeno a smuover loro i baffi, figurarsi fargli pagare i danni.
E poi, quando hanno fatto abbastanza casino da apparire in televisione, si danno alla politica attiva, con risultati penosi soprattutto per la conoscenza della lingua della nazione, visto che non riescono nemmeno a parlare in corretto italiano (Di Pietro docet).
Insomma una situazione da commedia dell'arte, se non si trattasse della pelle dei cittadini.
E sarebbe ora che questi supponenti "difensori" della patria la piantassero di rompere con la lotta alla mafia, alla criminalità organizzata , e con i procuratori ed i giudici che hanno pagato con la vita il loro servizio allo Stato. Di sicuro, visto che quelli che parlano sono vivi, non si tratta delle stesse persone e quei morti, eroiche persone normali, resteranno per sempre nella nostra memoria, come è giusto, ma insieme ai disgraziati che senza poter scegliere hanno pagato di tasca propria, ed a volte anche con la vita, la stupidità, l'incompetenza e la protervia di una magistratura capricciosa e ridicola come la caricatura di una guitta d'avanspettacolo.
Proprio una barzelletta....
ma triste.
opinioni
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