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24/03/2001

 

Santoro, la RAI e carte false!

Una profonda vergogna!

Quella che continuo a provare è una profonda vergogna...non una disillusione perché di illusioni è da molto che non ne ho più. Questa è una sinistra che sembra quasi peggio della destra più becera e volgare.

Ma almeno "quella destra" era ed è un nemico chiaro, un avversario preciso ed identificabile, sia pure con tutti i possibili "distinguo", era il "male" (con la minuscola, perché di più non merita e non meritava).

Questa sinistra, anzi coloro che la rappresentano e coloro che difendono, da giornalisti "indipendenti", questa sinistra fanno schifo!

Danno la netta e spiacevole impressione che, per "vincere", sarebbero ben disposti a fare carte false. E trasmissioni e presidenza RAI confermano, neanche tanto ingenuamente, l'intera faccenda. E Santoro ne sembra diventato l'alfiere/portabandierina.

Il povero Montanelli, come da suo pieno ed umanissimo diritto, ha scaricato le sue personali idiosincrasie su coloro che, in qualche modo, gli stanno sulle balle. Dopo essere stato in orbace, tra i partigiani, tra i democristiani, tra i socialisti democratici, e dopo essere passato alla sinistra ds, si è trasformato nel "grande vecchio" del giornalismo italiano. Peccato che abbia sempre odorato i culi che gli sembravano al momento più convenienti. Qualcuno in passato lo ha definito un bravo "cantastorie", ma di storie si trattava sempre e non di Storia. Invecchiando sembra anche aver perso il senso del limite, del Suo limite, che non è mai stato granché. E poi l'essere stato gambizzato, soprattutto da quei deficienti delle Brigate Rosse, non costituisce sicuramente un certificato di dirittura morale, di intelligenza o di onestà intellettuale. Alcune delle persone più stronze e stupide che conosco hanno avuto la disgrazia di essere gambizzate...e sono rimaste cretine come prima.

Santoro è apparso un concentrato di maleducata faziosità: sembra che abbia dimenticato il significato della parola "obiettività", che sarebbe suo dovere conservare anche quando idealmente coinvolto in un contesto politico. Quale fiducia si può riporre in un giornalista così presuntuoso e prepotente da voler chiudere la bocca ad un suo interlocutore a cui ha permesso fosse dato del ladro e dell'assassino, senza contraddittorio e senza documentazione a supporto (ricordiamoci che gli atti dell'accusa valgono la carta su cui sono scritti, sino a sentenza avvenuta. Naturalmente c'è chi si suicida, muore, o ne ha distrutta la vita anche nel caso si tratti solo di carta straccia). La "Politica" non si fa così , o almeno non dovrebbe essere fatta così. Abile manipolatore ed intrattenitore, il buon Santoro si è giocato a favore di una parte politica fingendo di essere "neutro", "obiettivo", e dimostrando di non esserlo affatto (pur conoscendo perfettamente il significato della parola). Triste e squallido!.

Grandi artisti come Fo o come Rame possono dire quello che vogliono. Anzi...devono dire quello che vogliono: non è detto che le loro parole siano vere in senso stretto e possono essere smentiti, ma la buona fede e la lealtà delle loro emozioni e delle loro riflessioni restano acclarate e documentate dalla Loro Arte.

Posso non condividerne le conclusioni, le interpretazioni degli eventi, ma, quando li ascolto, ho almeno l'obbligo etico di mettere le mie in discussione. Non necessitano di alcuna giustificazione, come, d'altra parte, Vauro ed Angese, di sicura estrazione socialista, ma di altrettanto sicura onestà spirituale.

Capellitinti Zaccaria sembra incollato ad una poltrona che altri ha ricoperto con ben altra idiozia e crudeltà. Ma mentre quello sembrava una "grigia eminenza" (nemmeno tanto grigia...anzi quasi nera), questo sembra una servetta furbastra che insegue l'unico padrone che la tiene a servizio per pietà. Indipendenza pressoché zero e dignità...mah! meriterebbe di far politica.

Una RAI che fornisce di tutto e di più, tranne un corretto, completo ed esauriente servizio pubblico ( e lasciamo perdere anche l'indipendenza, che è sempre stata una ridicola utopia).

Tralascio la banda di leccaculi, intellettualmente disonesti, che ha ronzato e ronza intorno all'intera faccenda, sbavando qua e là, sparando idiozie a piacimento e trascurando regole e principi etici che Machiavelli ci ha tristemente convinto ad ignorare.

Avere delle convinzioni ideali "deve" condizionare i comportamenti materiali. E' lecito trovare e stipulare compromessi, ma questi non possono essere trasformati in obiettivi finali e come tali mistificati. Restano sempre compromessi: Si può convivere con essi, ma senza dimenticarne la natura ingannando se stessi e gli altri.

Continuo a non considerare accettabile censura e/o limitazione al diritto di esprimere la propria opinione o la propria idea, ma quando è scorretta, ingiusta o illecita tale deve essere valutata a prescindere dalla posizione politica di chi ne soffre e di chi ne fruisce.

Ho perso la mia fiducia in questa Sinistra, incapace di farsi un esame di coscienza, un "autocritica", come la chiamavano quando venivamo costretti a farla pubblicamente, e non credo la concederò più così facilmente.

Anche se a questa Sinistra interessa soltanto vincere le elezioni e della mia fiducia non gliene ( mi si perdoni l'espressione poco letteraria) frega un cazzo!

 

opinioni

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