IL CANONE TV

Il malefico ente radio televisivo ha colpito ancora!

La mia contorta astuzia mi aveva portato ad intestare, per ragioni solamente fiscali, le utenze di un nostro piccolo appartamento sul mare all’Orso, il mostruoso megantropo che, invertendo il corso della filogenesi, mi ha fatto conoscere le gioie della paternità.

Nel giro di poche settimane la poliedrica URAR TV ha fatto pervenire, via PPSS, un pressante invito indirizzato a mio figlio, nel quale con logica impeccabile deduceva dall’apertura di utenze elettriche e idrauliche l’esistenza di un apparecchio radiotelevisivo.

Da cui l’obbligo di assolvere al pagamento di un canone d’abbonamento.

Date le precarie relazioni che già intrattengo con la RAI, la faccenda mi ha alquanto depresso ed avevo già pensato di disdire ogni contratto quando l’orrendo Atavismo che ho procreato, scorgendo alcuni segni di sconforto, nel mio comportamento (sbattevo la testa negli stipiti, ma non forte!), mi ha preso per il collo è mi ha tuonato (credo?!): "Lascia fare a me, Vecchio Babbuino! E ora che cominci ad assumermi qualche responsabilità.".

Strappatami la missiva dalle mani (insieme a dei brandelli di pelle ed a qualche dito) il Plantigrado è balzato dalla finestra e si è allontanato (le vibrazioni dei suoi passi sono progressivamente diminuite).

Terrorizzato sono subito corso dalla Strega e dall’Anaconda, fidando di trovare comprensione ed un sano realismo che potesse offrirmi qualche via d’uscita.

Infatti la norma ti rende responsabile per tutti i danni causati dagli animali domestici e Gabriele, anche se non è domestico, non può sicuramente essere considerato un essere umano.

Le due Stregaccie si sono limitate a mandarmi a cagare, sostenendo amabilmente che il Loro "cucciolone" se la sarebbe cavata benissimo.

E così è stato!

Il Gigantropo è tornato tutto contento dopo un paio d’ore e mi ha assicurato che "tutto sistemato!".

Solo il giorno dopo e previe accurate ricerche (ed un articolo su nove colonne in prima pagina nel quotidiano locale) sono riuscito ad appurare che "In seguito ad un improvviso attacco da parte di un essere mostruoso, descritto da testimoni oculari come una fusione tra Godzilla e King Kong, tutti gli archivi genovesi della RAI sono andati distrutti (insieme al palazzo ed alle strade circostanti). Non si sono verificate perdite di vite umane, anche se un certo numero di persone è stato ricoverato presso il vicino padiglione di Psichiatria. Rendiamo noto che ci sono accertamenti in corso da parte delle Forze Armate e della Comunità Scientifica."

Quando mi sono cautamente recato nell’antro del Mostro, con il giornale in mano, per dargli la giusta sgridata, lo spaventoso Animale ha cominciato a fare degli strani versi, che, tradotti abilmente dall’Anaconda (l’unica che capisce appieno la lingua), sono risultati significare:"Vecchio Cattivo! Mi tratti sempre male! Di tutto quello che faccio non ti va mai bene niente! Non mi vuoi bene come all’Anaconda!"

Mentre cercavo prudentemente di consolare l’Orso, dandogli amorevoli pacche sulla schiena con un palo di frassino e sussurrandogli con il megafono "Ma no, che sei il mio tesoro!", l’Anaconda mi ha guardato con durezza e mi ha sparato un :"Sei proprio una vecchia Merdaccia priva di sensibilità!"

Mi domando sempre più spesso perché non posso avere una vita "normale"?

O, meglio, una morte "normale"!

Genova, ottobre 1998

 

MC/





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