DI SERA
Alle undici di sera, mentre sto sonnecchiando davanti alla TV, Lui si presenta con due o trecento volumi di merceologia e/o tecnica bancaria e mi guarda con indicibile odio ed implacabile disprezzo.
Un senso di angoscia mi pervade da sotto le palpebre, che continuo disperatamente a tenere chiuse fingendo di dormire.
NO...!?!
L'alta e possente figura mi sovrasta e devo cedere alla metafisica violenza.
Mi tirò su e , guardandolo con affettuoso e consapevole sospetto, Gli dico cordialmente : "Che c'è, Gabriele ?".
Il Mostro in circa tre secondi mi espone un migliaio di operazioni commerciali diverse, mi fa visionare cinquecento rilevazioni contabili e mi rende partecipe di alcune Sue terribili problematiche legate alla Prof. di Francese.
Mi viene da vomitare!
L'affetto mi guida e, senza aver capito assolutamente un cazzo, Gli recito alcune formule consolatorie.
La gigantesca Belva sembra quietarsi e, pur ringhiando oscure minacce relative alla Sua presenza a scuola l'indomani, si allontana.
Chissa?
Forse mi riaddormento.
gennaio '91
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