IL BAR

Il compagno di una delle due gemelle monocoriali, les amies, amiche d'infanzia della Strega, ha aperto un bar.

Il distinto gentiluomo (quel famoso Luigi che fumava strani aggeggi, denominati "cannoni", a base di rosmarino e cicoria) ha optato per una località in posizione strategica: l'unico posto, nell'unica zona residenziale, nel quale è impossibile posteggiare.

L'astuto ragionamento è stato che in tal modo i clienti non potranno mai essere "di passaggio", ma dovranno per forza diventare "fissi", con enormi prospettive commerciali e straordinari vantaggi economici.

Il locale è invero assai bello e l'ospitalità ha un chè di grandioso (Luigi è persona generosissima).

La Strega, tornando dalla spiaggia, ha preso l'abitudine di fermarcisi spesso a spettegolare e, personalmente, non ci trovo nulla di male.

Il problema è che arriva a casa ubbriaca!

So che non beve. Non beve alcoolici, superalcoolici o aperitivi. Non beve nulla!

Non puzza d'alcool, non puzza di vino o d'agrumi (che, talvolta, fermentando...). Non dà segni di instabilità, di scoordinamenti e/o rallentamenti motori.

Ma resta comunque completamente brilla!

La faccenda mi spaventa ammorte, perchè ritengo che la causa , da me scientificamente ricercata, debba essere attribuita ad un eccesso di "divertimento" e temo possa accorgersi di quanto siano stati noiosi questi trentacinque anni di vita trascorsi con un piombo come me.

Malgrado due figli, quattro lavori diversi (miei) e due (suoi), tre traslochi, diciassette domestiche, viaggi in tutto il mondo sconosciuto (non "conosciuto" perchè delle località che abbiamo turistizzato conosciamo soltanto i mercatini e le boutiques), un cancro, sette operazioni chirurgiche varie, mi rendo ben conto che vivere con un disgraziato asociale, quale sono io, sarebbe stato noiosissimo per chiunque (persino per i resti statuari della Venere di Milo).

Mi auguro che l'Arpia che, approfittando vilmente di momenti di debolezza, mi ha messo incinto due volte, sia abbastanza intelligente da far finta di nulla.

Forse riuscirei a tollerare d'essere lasciato per un altro uomo (si fa per dire: per uscire con la Strega dovrebbe essere almeno un Demone), ma essere tradito con un Bar potrebbe stroncare definitamente me ed il mio amico Linfoma.

 

Genova, agosto 2001






Per informazioni rivolgersi a:

Marco Capurro

capurromrc@colrag.ge.it
Via Granello, 3/7
Genova, GE 16121

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