SPOSSAMENTO

Non avrei mai pensato di poter diventare melanconico.
Cioé, una specie di....
Insomma, qualcosa del genere.

Credevo di essere una di quelle strambe bestie da soma che tirano la carretta, facendo ogni tanto qualche bizza, e, quando arriva il momento, stramazzano come cavalli sfiancati, ricoperti dalla schiuma della fatica.
Invece affronto una sorta di lento, meditato ed innaturale declino.
Una vera merda!
Non ho forza da sprecare, energie da gettare. La sola idea di agire, sia pure per andare da qualche parte in vacanza, mi sembra un'altissima montagna.
E mi manca persino il coraggio di chiedere di essere lasciato in pace. Lo trovo ingiusto per coloro che amo, che non devono essere obbligati a pagare un mio sbaglio.
Manco ammalarsi sia stata una mia scelta!
Vorrei starmene sul cucuzzolo di qualche monte e non pensare più ad un tubo (cazzo! però ci deve fare un freddo dell'anima e poi dovrei farmici portare in elicottero ed io non ho da gettare nemmeno i soldi dell'autobus, figurarsi l'elicottero).
Potrei ripiegare su di una roccia isolata sul mare, ma credo che il rumore della malefica risacca prima o poi potrebbe farmi impazzire.

Finirà come al solito.
Mi chiuderò nello stanzino delle scope e cercherò di dormire un poco.
Mah!

Sempre più scemo.

 

Agosto 2002

 






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Marco Capurro

capurromrc@colrag.ge.it
Via Granello, 3/7
Genova, GE 16121
Italia

 


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