STRANEZZE....

Io ho due fratelli!
...e dell'Avvocato non parlo perchè non ho nulla da dire.

L'altra sera la Strega (l'amorevole brutalità che la sorte ha sparso a piene mani sulla mia strada) mi ha chiamato presso il suo lettone/trono e mi ha narrato una strana storia.

Ella ha parlato al telefono con una cara amica scienziata (biologa) e costei sembra Le abbia raccontato che, chiedendo casualmente al Chirurgo (il mio fratello più piccolo) informazioni su di me, sulla mia salute o altro, il sunnominato ed illustre personaggio Le abbia risposto (sostanzialmente) che io, come fratello, faccio schifo.
L'Anaconda, di passaggio da quelle parti (lo sciamannato regno della Strega), ha commentato brevemente di non essere interessata ad opinioni diverse da quelle di suo padre (che sarei io).

Rinfrancato dalle meditate valutazioni dell'Anaconda ed in considerazione della grinta della Strega (che, dato il suo spiccato senso della "proprietà", è assolutamente convinta che nessuno abbia il potere/diritto di farmi del male, a parte Lei), io Le ho fatto presente, conservando la faccia da teschio pokerato che mi è congeniale, che difficilmente mi sarei lasciato turbare da una stronzata del genere.
Soprattutto considerando l'egocentrismo e la presunzione maniacale del Chirurgo (è l'unico essere umano di mia conoscenza il quale, non solo è convinto di essere un genio, ma lo dichiara pubblicamente e si rammarica per la pochezza dei suoi contemporanei che non se ne sono ancora accorti).

Chiusa la questione con la mia Strega preferita e ritiratomi in cucina a preparare uno dei miei straordinari minestroni (a base di minestra secca genovese e minestrone surgelato del supermercato), mi sono soffermato, tagliando abilmente la verza (una delle poche verdure fresche che utilizzo), a riflettere sulla faccenda.
Ho fatto un esame di coscienza e, mentre ero lì, ho esaminato anche la coscienza di mio fratello (nella sua qualità di fratello, naturalmente, e non di potenza creatrice).
Beh!....tutte le mattine io continuo a guardarmi negli occhi (allo specchio) e vedo un tizio, forse completamente pazzo ma gentile, a cui si può rimproverare soltanto di avere un cancro, che, per altro, sopporta pazientemente.

Se fossi il Chirurgo ( e per buona sorte sono invece io) avrei molte difficoltà a guardarmi allo specchio.
Anche se, come succede quasi sempre, molti di noi riescono ad abituarsi persino a vivere con se stessi.

 

dicembre 2002

 






Per informazioni rivolgersi a:

Marco Capurro

info@capurromrc.it
Via Granello, 3/7
Genova, GE 16121
Italia

Italian WebSPACE


WEB BASE:PUNTO PARTENZA

Google





hosted by Aruba