SONO UN PO' STANCO

Ma che belle notizie!
ho recidivato di nuovo ed è stato un gran casino.
Non contento della broncopolmonite bilaterale che mi ha stroncato definitamente il cuore; dell'inserimento di un complicato ed enorme pace-maker, la cui utilità è assai prossima allo zero; di infezioni, intestinali e non, di varia natura che mi hanno lasciato in condizioni fisiche non diverse da quelle di una vescica anoressica, ho recidivato.

Il malefico linfoma è ritornato, arzillo come non mai.

Nessuno sembrava intenzionato a fare un cazzo e, forse, avevano anche ragione. Persino il rituximab comporta ulteriori danni al cuore. Poi hanno deciso: quattro infusioni in quattro settimane, sotto stretto controllo dell'UTIC di Sestri. Le ho fatte, e mi sono fatto anche una settimana ricoverato al Micone per cercare di supportare un cuore oramai spompato. Il tutto pesando come un piombo su quelli che amo e con l'incubo di tasse ed ammende arretrate per oltre 80.000 euro, nel rischio di lasciare senza casa moglie e figli.
Dopo qualche giorno di disperazione, mitigata dall'amore e dalla forza della STrega e dell'Anaconda, e la quasi certezza che la "Famiglia" aveva altri cazzi a cui pensare, a parte qualche telefonata di cordoglio per la mia trasformazione in straccione, qualcuno (sia benedetta Lei e Sua figlia, la migliore amica dell'Anaconda, che per me è stata un'altra figlia) ci ha prestato i soldi, ed ora la Strega venderà con calma l'appartamento sul mare che le ho donato per restituire il denaro.
E non so ancora se la terapia sia servita.
Questo non è nemmeno un raccontino; è una merdata, piena di dolore, di manchevolezze, anzi, di pochezze di un fesso che definire fallito è eufemistico. Se fossi morto nel '95, sarebbe stato meglio.
Senza debiti!
Grande dolore, forse, ma tutti avrebbero potuto rifarsi una vita e non dovrebbero assistere un disgraziato di chilogrammi 55 (ne pesavo 75 in piena forma) che non respira e sembra uscito da Gusen.
In più, noioso e rompiscatole, sempre addormentato di qua e di la, con una pressione 80/50 e 110 di polso. La continua tosse cardiaca, gli edemi agli arti, la spaventevole debolezza e l'impossibilità, credo, di interventi diretti (cambiare una valvola? cambiare il cuore no, impossibile per uno come me).

Mah!?
Sono stanco e vorrei che finisse tutto, ma sembra che non possa nemmeno darci un taglio. La Strega dice che se muoio si butta dalla finestra e l'Anaconda mi fa quasi più paura.
L'Orso sopravviverà. Lui, almeno, forse è riuscito a farsi un'altra vita.

Genova, 25 marzo 2008

 

 




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